Trasbordo

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Discussione

Da qualche settimana Pol, un giovane transgender, sta visitando lo studio di uno psichiatra della previdenza sociale per farsi riconoscere come uomo. La società, e quindi il suo psichiatra, gli impone di accettare di soffrire di un disturbo, la disforia di genere... Durante la performance, il consulto diventerà uno spazio di gioco dove appariranno i personaggi che hanno fatto parte della vita del protagonista. Uno sguardo ribelle, luminoso e gioioso sull'esperienza transgender, scritto dal giovane romanziere e drammaturgo Sebastià Portell. Uno spettacolo a favore: a favore della gioia di vivere, delle seconde possibilità, dei bei ricordi e di quelli ancora da costruire. Con un testo diretto, tratta il tema della transessualità così com'è, sorprendentemente tabù nella nostra sfera culturale, e lo fa da una prospettiva chiara e senza complicazioni: da zero. Cosa definisce se siamo uomini o donne? Chi decide? Dobbiamo scegliere solo tra queste due opzioni? Il teatro, lo spazio della maschera, del saggio e della favola che conduce alla rivelazione, è senza dubbio il luogo migliore in cui alcune di queste domande possono essere poste e risolte.

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